Rassegnati. Studenti e pendolari che quotidianamente si spostano in treno ormai ci hanno fatto il callo: ritardi e disservizi sono all’ordine del giorno, la cancellazione improvvisa delle corse non stupisce nessuno, nelle carrozze si viaggia stipati in piedi. L’odissea è infinita. Mercoledì scorso, i primi cittadini di Savigliano, Marene, Cavallermaggiore, Cavallerleone e Racconigi si sono dati appuntamento di buon mattino nell’atrio delle stazioni ferroviarie per raccogliere impressioni e lamentele di chi ogni giorno deve fare i conti con disservizi e imprevisti. L’hanno fatto in uno dei momenti più critici della giornata, tra le 6.30 e le 8 del mattino, quando centinaia di viaggiatori si affrettano sulla banchina. Pendolari stanchi - come più volte denunciato dal comitato che li rappresenta - di veder aumentare il costo del biglietto ma non la frequenza delle corse. «È frustrante, per loro, non riuscire a programmare gli spostamenti: il ritardo viene sempre messo in conto, obbligandoli a partire prima del previsto per riuscire ad arrivare in tempo». Interpellata la Regione.
Attualità Mercoledì 11 Dicembre 2024 8:41 Savigliano