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Polmone verde dove si respira poesia

Re-inaugurazione di parco di Sant’Agostino, dove ogni albero è associato a un haiku giapponese Polmone verde dove si respira poesia

CAVALLERMAGGIORE - Il bel parco di Sant’Agostino è un esempio dell’attenzione che negli ultimi anni l’Amministrazione comunale ha voluto riservare a quelle aree ancora libere dal cemento, ma “rinchiuse” all’intero delle mura della città. Anche se qualcuno potrebbe storcere il naso davanti a quest’affermazione, vista la parziale cementificazione dovuta alla costruzione delle scuole elementari (avviata nel 1976), l’idea del parco resta ancora valida. Venne progettato dai professionisti Carità e Lausetti e fu inaugurato nel 1975, estendendosi in parte nell’area in precedenza occupata dal convento dell’ordine degli Agostiniani (importante edificio monastico risalente al 1227), in parte nei campi dedicati alle coltivazioni per il sostentamento dei frati. Trasformato nei secoli, e in alcune sue parti integrato nel santuario, il convento, dopo essere stato soppresso nel 1839, fu definitivamente demolito nel 1912. L’immagine scattata nei primi anni ’70, testimonia la continuità nell’uso del terreno. Oggi, nel grande giardino, si contano 49 alberi di 18 specie diverse: su ognuno c’è un numero affisso che corrisponde a quello del “censimento delle alberate comunali” risalente a dieci anni fa (2015). Le varie specie si distinguono per la presenza di una targhetta rettangolare su cui è indicato il nome comune dell’albero e un haiku, breve poesia di ispirazione giapponese usata per lo più per descrivere la natura nelle diverse stagioni realizzata dagli allievi delle classi 5ªA e 5ªC nel corso di quest’anno scolastico, che ha di fatto permesso di ribattezzare quest’area come “parco letterario”.

Attualità  Sabato 8 Giugno 2024 11:00 Cavallermaggiore  


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