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A 60 anni dalla tragedia del Vajont

Anche in città è stato organizzato uno dei 130 spettacoli in ricordo delle vittime A 60 anni dalla tragedia del Vajont

Ore 22,39: ogni anno nei paesi di Erto e Casso risuona la campana della chiesa a memoria di quella sera di 60 anni fa in cui un rumore ricordato dai testimoni come simile a un rombo di tuono ha anticipato quei pochi secondi che avrebbero spazzato via le vite di circa 2000 persone. «Un black out che ha interrotto la partita che gli abitanti di Erto stavano seguendo in televisione nell’osteria del paese, un boato di tuono e vento che ha portato con sé odore di terra bagnata e puzza. Poi il nulla. Morti, feriti e dispersi sarebbero stati cercati il giorno seguente dagli elicotteri. Oggi sul luogo del disastro ci sono turisti che vengono, con rispetto, a ricordare le vittime ». Questa è stata una delle toccanti testimonianze lette durante la serata organizzata al Centro Culturale Saviglianese. Nel sessantesimo anniversario della tragedia del Vajont è andato in scena lo spettacolo (in 130 teatri in contemporanea dall’Alto Adige alla Sicilia e all’estero) VajontS 23 nato da un’idea del drammaturgo e regista Marco Paolini. A Savigliano è stato proposto al Centro Culturale e non nella sala Sant’Agostino (scelta inizialmente) perché l’alto numero di spettatori previsti ha costretto a trovare un locale più capiente. In apertura i saluti dell’assessore alla Cultura Roberto Giorsino che ha invitato i presenti a una riflessione sul significato dell’incontro «Dedicato a un evento grave, le cui colpe sono umane ».

Attualità  Sabato 14 Ottobre 2023 11:00 Savigliano  


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