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Lo spauracchio della Dad sulla scuola

L’impennata dei contagi minaccia la prosecuzione regolare delle attività in classe Lo spauracchio della Dad sulla scuola

Con la ripresa delle lezioni al termine delle vacanze natalizie, la grande preoccupazione delle famiglie è che - data l’esplosione dei contagi da Covid (a martedì, il portale della Regione riporta oltre 620 positivi nella sola Savigliano) - le classi possano tornare presto in Dad (didattica a distanza). Non solo mancano studenti, ma in molti casi mancano anche insegnanti, professori e personale scolastico. Ma il presidente del Consiglio Mario Draghi è stato chiarissimo: «La priorità è la scuola aperta e in presenza: la dad genera disuguaglianze ». Così, tra mille difficoltà, lunedì 10 gennaio le scuole di tutta Italia (Campania esclusa) sono ripartite in presenza, con nuove regole qualora si verifichino casi di positività tra gli studenti.
QUANDO SI SOSPENDONO LE LEZIONI IN PRESENZA

Eccole, come riportate in una circolare dell’istituto comprensivo Santorre di Santaore. Per i nidi e le scuole d’infanzia (da 0 a 6 anni), con un caso di positività l’attività didattica della classe viene sospesa per 10 giorni, con quarantena di pari durata e test di uscita, molecolare o antigenico, negativo. Per le elementari, con un solo caso di positività nella classe, gli alunni restano in presenza pur raccomandando il consumo del pasto ad una distanza interpersonale di almeno due metri. In questo caso è prevista la sorveglianza con test antigienico rapido o molecolare da svolgersi prima possibile dal momento in cui si è stati informati del caso di positività e da ripetersi dopo cinque giorni. Sempre alle elementari, a fronte di almeno due casi positivi, si sospende l’attività in presenza e si applica la dad per 10 giorni con quarantena di pari durata e test in uscita.
Alle medie e superiori, con un caso di positività in classe, la didattica prosegue in presenza, con l’obbligo di indossare mascherine FFP2 almeno per 10 giorni, pur raccomandando di non consumare i pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri. Dai due positivi in classe in poi le misure previste sono differenziate in funzione dello stato vaccinale: gli alunni che non hanno concluso il ciclo vaccinale primario o che lo hanno concluso (o sono guariti) da più di 120 giorni andranno in didattica a distanza per 10 giorni (con quarantena della durata di 10 giorni e test di uscita negativo per rientrare). Invece gli studenti che hanno concluso il ciclo vaccinale primario (o che siano guariti) da meno di 120 giorni o che abbiano ricevuto la dose di richiamo, potranno proseguire in presenza con l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 per almeno 10 giorni. Anche in questo caso la raccomandazione è non consumare pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri. Per loro la misura sanitaria è l’auto-sorveglianza. In questo caso il Miur precisa che i requisiti per poter frequentare in presenza devono essere dimostrati dall’alunno interessato e che l'istituzione scolastica è abilitata a prendere conoscenza dello stato vaccinale degli studenti soltanto in questo specifico caso. Sempre alle medie e alle superiori, con almeno 3 casi di positività è sospesa l'attività in presenza e si applica la didattica a distanza per 10 giorni.

SUL CORRIERE LA TESTIMONIANZA DEL DIRIGENTE LUCIANO SCARAFIA

Attualità  Scuola  Giovedì 13 Gennaio 2022 13:00 Savigliano  


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